La responsabile organizzativa, Elisabetta Pennacchia, scrive al Sindaco del capoluogo di Regione.

Itesto: 

Preg.mo Sig. Sindaco, 

è notizia di questi giorni, apparsa sulla stampa locale, dell’esecuzione in P.zza Don Bosco di indagini geologiche, quale attività preliminare per la “realizzazione di un parcheggio interrato con sottopasso”. 

Secondo quanto riferito dagli organi di informazione, l’obiettivo precipuo del proponente sarebbe di “decongestionare” l’area in occasione del mercato rionale; mercato che si organizza solo il mercoledì e venerdì mattina, per poche ore, e che, purtroppo, non è più quello fastoso di un tempo. 

Una premessa: il popoloso rione di Verderuolo, seppur risalente agli anni 60, è dotato di aree in cui non possono transitare auto, di verde pubblico (viali alberati e spazi verdi), di ambienti per la socialità e aree attrezzati. 

Nonostante sussistano questi tratti positivi e al passo coi tempi, purtroppo esistono diverse necessità, tra cui: la riqualificazione dell’area del prefabbricato ex sede degli uffici comunali, realizzato da ATER all’indomani del terremoto del 1980, e dell’area mercatale, in particolare quella coperta, ormai vetusta e non più adeguata.

Tornando al tema, prima ancora di disquisire sulla previsione progettuale in se, ci si chiede se non fosse necessario condividere preliminarmente la stravolgente idea, con i cittadini, i commercianti, i frequentatori dell’area, il clero e l’assemblea elettiva del capoluogo.

Insomma un dibattito!

Allo stato la piazza ospita circa 70 stalli auto, che restano per lo più vuoti durante molte ore della giornata. 

La proposta del parcheggio interrato, si immagina prevederà quantomeno il raddoppio degli stalli e quindi la realizzazione di un multi piano. Nella sostanza un’opera ingegneristica importante, con tempi di esecuzione piuttosto lunghi e i cui disagi per il quartiere e la città sono certi. 

A questo si aggiunga che non si rinviene alcuna ipotesi sul possibile costo dell’opera, sulla gestione economica della medesima, sulla sua manutenzione ed infine della sostenibilità del manufatto nel tempo. Il tutto senza dimenticare che molteplici sono le esperienze negative su garage interrati, perché non fruiti o fruibili.

Quindi, ben vengano tutte le iniziative di riqualificazione e miglioramento di aree del capoluogo, ma in presenza opere fortemente vocate a modificare i luoghi, con ricadute sulla vita e le abitudini dei cittadini, appare opportuno esaltare e non sacrificare il confronto preventivo.

Si auspica, pertanto, possa nascere una iniziativa partecipata sul progetto in questione, nell’interesse della città e dei cittadini.

Distinti saluti

 
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Sergio Potenza